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domenica 29 novembre 2009

Ritiro di meditazione a Bosentino, settembre 2009

Ritiro di meditazione sul tema "L'Io, il grande Sé e il Non Sé"
con Tae Hye sunim e Tae Ri sunim, 
presso il Centro Centro Buddhista Vajrapani 










lunedì 5 ottobre 2009

Benedizione degli animali

Al Mystic Festival di Sarzana c'è stata la benedizione degli animali impartita da Tae Hye Sunim e Anagarika Nagamitra
La cerimonia è stata molto intensa, accompagnata da canti e musica, molti i cani presenti e anche un gibbone di circa un anno salvato da una coraggiosa coppia da una morte atroce.







Gita all'ashram


Sabato 14 novembre Tae Hye Sunim farà una gita all'ashram di Altare, vicino a Savona.
C'è qualcuno che ha piacere di partecipare?
Può dirlo a me
Ciao a tutti
Natalia

martedì 15 settembre 2009

Programma Mystic Festival


II edizione Mystic Festival

18-19-20 Settembre 2009 a Sarzana - SP

ore 9,30 - 23.00

musica, celebrazioni e ricerca spirituale

Ne giorni di Sabato e Domenica le associazioni partecipanti terranno vari interventi, gli orari saranno indicati all'entrata della manifestazione.

In caso di pioggia tutte le manifestazioni avranno luogo in un'area coperta delle Fortezza Firmafede.

Venerdì 18

09:30 - Apertura della manifestazione
offerta ai partecipanti di Prasad e Chai

10:30 - Yoga

12:00 - Bhajans canti devozionali Ruben

15:00 - Danza del sentire 338.4102597

16:00 - Trance Dance Harshil e Rishi
Live Music

17:00 - Vibration Metaphysical Meditation - Aloka

18:00 - Spettacolo la via per la pace
monaci tibetani del monastero Sera Jhe

19:00 - Musica-terapia - Crystal Bowls

Sound meditation by Samayaa

20:00 - Danza del ventre con Ronit
Mandel Abrahami

21:00 - CONCERTO

ERASMO PETRINGA GROUP
brani di SABIR
special guest Pietro Tonolo

Sabato 19

dalle 9:30 in poi Trattamenti ayurvedici

10:00 - Max Ormea - Essere suono
Sri Sri ayurveda art of living

11:00 - Yoga

12:00 - Bhajans canti devozionali Ruben

Meditazione buddismo Chan
17:30 - Lettura sui diritti degli animali

18:00 - Benedizione degli animali

19:00 - Concerto di musica tradizionale indiana
con Federico Sanesi e Alain Panteleimonoff

20:00 - Spettacolo di danza Katak
Rosella Fanelli racconti
del corpo e dell'anima

Proiezioni continue - Varanasi - Bharath

21:00 - CONCERTO
PREM JOSHUA AND BAND

Domenica 20

10:00 - Raga del mattino canti devozionali

11:00 - Yoga

12:00 - Massaggi di suono

17:00 - Sheikh Burhanuddin misticismo Sufi danza Dervishi

18:00 - Meditazione gruppo Osho Great

20:00 - " target="_blank" class="link">Ujwal Bole danza Bharatanatyam

21:00 - MUSICA DELL'ALTRO MONDO
CONCERTO Enig Mystic
ANTONIO FORCIONE, NICO DI BATTISTA e ENZO ZIRILLI

Sommario antropologico sul divino femminile, tenuto dal Rev. Tae Hye Sunim, Convegno di Assisi (9-11 agosto 2009)

Secondo gli antropologi le idee religiose sono probabilmente nate dalle credenze  magiche degli uomini primitivi. Già i Neanderthal e i primi Homo Sapiens, almeno  200mila anni fa, avevano riti magici ed animisti. Per le popolazioni arcaiche, le  forze e gli elementi della natura sembravano vive. Per esempio un temporale con  tuoni e fulmini sembrava un essere adirato. Per placare e dominare queste forze gli  uomini cominciarono a fare offerte, spesso sacrifici animali. Nella loro  immaginazione alcune delle forze (sole, fulmini..) della natura erano maschili, e  altre - collegate con la rigenerazione, la luna o l’acqua – femminili. (Una  spiegazione alternativa potrebbe essere che, con la loro sensibilità arcaica, videro  spiriti della natura veramente esistenti.)

Dai concetti magico-animisti si sviluppò lo sciamanesimo. Le persone che avevano  visioni, sogni e stati mentali particolari furono considerati sciamani, cioè persone  che in trance entravano in contatto con gli spiriti della natura e antenati. Nel tardo  paleolitico, circa 40mila anni fa, gli esseri umani trasmigrarono dall’Africa verso  altri continenti. Vivevano in tribù di alcune decine o centinaia di persone. Nelle  tribù era importante conservare i miti e le regole sociali che gli antenati avevano  tramandato. Il culto degli antenati diventò centrale nei riti. Gli sciamani  cominciarono a dipingere le loro visioni e gli animali totem nelle grotte. E  cominciarono anche a fare statuette di ossa o pietra. La prima statuetta che gli  archeologi hanno trovato è stata fatta 35mila anni fa in Germania. Quella, come  anche la maggioranza delle altre statuette del paleolitico raffigurano donne. Sono  collegabili all’idea della fecondità. Probabilmente queste cosiddette “veneri” non  furono ancora proprie dee, ma piuttosto antenate, matriarche e sciamane.  

Circa 9000 anni avanti Cristo cominciò l’era neolitica, prima in Medio-oriente e  poi in India e in altre regioni. La cultura neolitica, con agricoltura, animali  domestici e ceramica si diffuse in Europa, cominciando circa 6500 anni avanti  Cristo. Il periodo neolitico in Europa, dal 6500 fino a 3000 o 2000 anni avanti  Cristo è stato molto interessante. La famosa archeologa lituana Marija Gimbutas  studiò in particolare quel periodo. I popoli in Europa - che non erano indoeuropei -  erano popoli pacifici, e nelle società prevaleva una certa uguaglianza, non c’erano  differenze tra poveri e ricchi, tra uomini e donne. Si capisce che le donne avevano  una certa importanza nella religione dal fatto che una grande maggioranza delle  statue e dipinti nei vasi rappresentano donne o diversi tipi di dee, per esempio la  dea-civetta, la dea-orsa e la dea-cerva. La divinità principale era la Grande Madre.  Le culture neolitiche in Asia meridionale e orientale furono simili a quelle europee,  culture pacifiche e più o meno paritarie.      

La cultura neolitica in Europa crollò, quando circa 3000 avanti Cristo i popoli  indoeuropei cominciarono a muoversi dall’Ucraina e a conquistare nuovi territori.  Gli indoeuropei - greci, latini, celti, germani, slavi e indoariani - strutturati in una  società gerarchica, patriarcale e militare, erano invincibili, poiché avevano  addomesticato i cavalli e usavano armi di metallo. Gli indoeuropei cambiarono la  società e la religione in una gran parte dell’Europa. Avevano molti dei e dee, ma la  divinità principale era il dio del cielo e della tempesta, cioè Zeus-Giove-Thor-  Indra. Alcune divinità dell’era neolitica rimanevano anche nelle nuove culture. Per  esempio Atena-Minerva, Artemide-Diana, Gaia e titani della mitologia greco-  romana hanno l’origine preindoeuropea. La maggioranza dei sacerdoti indoeuropei  furono maschi, e non più sciamane come nel neolitico.  

In Medio-oriente avvenne lo stesso tipo di cambiamento. Quelli che conquistarono  territori e potere furono popoli semitici - babilonesi, assiri, ebrei, arabi, fenici.  Anche la loro società era patriarcale e militare. I semiti adoravano déi maschili,  come Marduk, El e Baal, e anche dee come Ishtar-Astarte. Uno di questi popoli,  quello ebreo, unì il dio della guerra Jahweh (protettore della città di Hebron) con il  dio del cielo El, conquistò la terra dei cananei e rifiutando tutte le altre divinità  cominciò ad adorare solo Jahweh-El. L’ebraismo diventò la prima religione  completamente maschile, senza nessuna divinità femminile. Il cristianesimo e  l’slam continuano la tradizione monoteista, dove l’unico dio è il Padre eterno. Il  cattolicesimo comunque ha assimilato molte influenze non-cristiane che si possono  vedere nel culto dei santi. Per esempio nella devozione alla Madonna ci sono  influenze dei culti di Iside, Venere, Astarte ecc. Quindi nel cattolicesimo c’è anche  un elemento femminile che poi nel protestantesimo è stato del tutto eliminato.  

Gli indoariani conquistarono l’India nel periodo 1700-1300 avanti Cristo. La  religione indoeuropea si mischiò con la religione dei popoli precedenti. Molti déi,  Indra (Giove), Varuna (Urano), Agni (Ignis) ecc, dell’induismo hanno origine  indoeuropea, ma ci sono elementi religiosi, come lo yoga e alcune divinità (Shiva e  Parvati), che derivano dalla cultura di Indus. Probabilmente anche buddhismo e  giainismo, che rifiutarono l’autorità dei Veda e il sistema sociale delle caste, hanno  parzialmente radici nella cultura dei dravida di Indus.

Nel buddhismo non c’è un Dio-creatore del mondo. Secondo gli insegnamenti  buddhisti la realtà ultima è ineffabile ed indefinibile - nirvana, vacuità, non-  condizionato - quindi non è né maschile né femminile. Si può raggiungere questa  dimensione assoluta praticando la Prajnaparamita, la Saggezza suprema. Nell’arte  della scuola esoterica e nei testi sacri questa saggezza viene comunque spesso  rappresentata come una divinità femminile, la “Madre di tutti i Buddha”. Un Sutra  molto usato nel buddhismo è il Sutra del Cuore della Saggezza suprema. La  versione lunga del Sutra del Cuore comincia con le parole: “Om omaggio alla  nobile Signora, Suprema Saggezza!” Naturalmente la “Signora Suprema Saggezza”  non è un’entità nel cielo, ma personificazione del principio di sapienza, un  archetipo mistico-filosofico. Assomiglia ad Atena-Minerva greco-romana e a Sofia  dello gnosticismo.    

Gli esseri che hanno realizzato la saggezza suprema sono bodhisattva e Buddha.  Soprattutto nel buddhismo mahayana, i bodhisattva e i Buddha sono diventati  figure archetipiche che rappresentano diversi aspetti della mente chiara. I Buddha,  come Shakyamuni e Amitabha, sono figure maschili. I bodhisattva possono essere  sia maschili (p.es. Manjushri), femminili (p.es. Tara) che androgini. Il bodhisattva  della compassione universale, Avalokita, ha tante forme nel misticismo e nell’arte  buddhista. Qualche volta è un uomo apollineo, qualche volta una donna – Guanyin  in Cina - e qualche volta una figura femminile con baffetti, quindi più o meno  ermafrodita. Si può dire che in profondità lo spirito di ogni illuminato è androgino,  poiché manifesta qualcosa che è al di là delle divisioni, qualcosa che unisce i due  aspetti.  

Dal punto di vista antropologico e psicologico le divinità, i santi e gli illuminati  possono essere visti come archetipi dell’inconscio collettivo e - come tali - sono  modelli per il nostro comportamento e riflettono i sistemi sociali e i valori di  diverse culture. Le culture patriarcali hanno creato divinità maschili e quelle  matriarcali divinità femminili. La cultura moderna, globale, sta diventando sempre  più umanistica, paritaria e democratica. Almeno speriamo che lo sviluppo in questa  direzione continui! Nelle religioni, nei miti e nell’arte dell’era spaziale abbiamo  bisogno di figure archetipiche sia maschili che femminili. Nell’armonia dei principi  yin e yang si manifesta il Tao, la Via.  

 Rev. Tae Hye sunim

martedì 4 agosto 2009

Inaugurazione!

Abbiamo inaugurato il nuovo Blog della Comunità Bodhidharma, lo spazio è tutto da sperimentare e da sviluppare.
Invitiamo tutti/e i praticanti e gli amici/e a scrivere e a partecipare allo scambio!