COMPORTAMENTO COMPASSIONEVOLE E CORTESE DA OSSERVARE NEI
TEMPLI E CENTRI BUDDHISTI - REGOLE DELLA VITA CONTEMPLATIVA
Gli ospiti sono pregati di seguire il programma del giorno e di osservare questi principi della pratica
contemplativa:
1) NON VIOLENZA: non uccidere intenzionalmente esseri senzienti.
2) ONESTA': non prendere niente che non sia dato.
3) CONTINENZA: non avere comportamenti sessuali.
4) LINGUAGGIO SCHIETTO: non mentire, non offendere e non pettegolare.
5) ASTINENZA DA SOSTANZE INEBRIANTI: non bere alcoolici o narcotici, non fumare.
6) RINUNCIA: non mangiare cibo fuori i tempi prestabiliti, non mangiare carne o pesce.
7) CONTENIMENTO DEI SENSI: non cantare, danzare, ascoltare musica mondana o avere
comportamenti eccentrici, non usare profumi forti o decorare se stessi.
8) GENTILEZZA
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Nella seguente guida vogliamo chiarire alcuni punti fondamentali sulla relazione monaco-laico in modo tale da rendere la vita del monastero armoniosa sia per i monaci che per i visitatori che
vengono a trovarci.
Il laico praticante che viene a stare nel monastero per un certo periodo di tempo e tralascia
temporaneamente la vita di tutti i giorni, è indotto a comportarsi verso i monaci in un modo
altruistico secondo i principi e le modalità del buddismo. Così il praticante laico imparando quelle modalità se le porta dietro una volta rientrato nella vita di società e diventa una forza d'influenza positiva per essa. Si sa che il karma si crea attraverso le tre porte dei pensieri, delle azioni e delle parole. Quando ci si relaziona ad un monaco di una qualsiasi tradizione buddista si dovrebbe osservare sempre un comportamento rispettoso.
IN GENERALE
- Si dovrebbe cercare sempre di essere accondiscendenti e cortesi. Se qualche idea non è condivisa non è necessario esternare il proprio disaccordo. Piuttosto si dovrebbe collaborare in gruppo compassionevolmente e in armonia per il bene di tutti. I punti di vista troppo soggettivi portano alla disarmonia e alla separazione.
- Si dovrebbe insegnare ai bambini a comportarsi rispettosamente e a non toccare gli oggetti delle cerimonie. Se fin da piccini gli si insegna a rispettare il luogo sacro e il Sangha, giungere le mani in rispetto ecc. quando crescono avranno rispetto anche per i genitori.
ATTENZIONE NELLE PROPRIE AZIONI
- Sarebbe meglio porgere le cose con due mani invece che con una perché risulta più rispettoso.
- È' preferibile non salutare con la stretta di mano ma con le mani giunte all'altezza del petto,
evitando atteggiamenti troppo confidenziali ( es. pacche sulle spalle ecc.).
- All'inizio di ogni incontro, cerimonia o meditazione sarebbe meglio che i partecipanti arrivassero in anticipo occupando i loro posti in silenzio.
- Non si deve occupare il posto riservato ai monaci. I monaci siedono sempre davanti e i laici dietro o di fianco.
- Si deve stare tenere una posizione composta – soprattutto quando si parla con i monaci.
ATTENZIONE ALLE PAROLE
- Non si dovrebbe pettegolare o criticare con altri sulle faccende del tempio.
- Non si dovrebbe parlare ai monaci in modo polemico, arrogante, ironico o sarcastico. Lo scherzo gentile è invece pienamente condiviso.
- Non si dovrebbe interrompere con frasi o domande il monaco che spiega il Dharma o dice
qualcosa in generale. Né arrivare a dispute con lui, né in pubblico né in privato.
- Non si dovrebbe dire ai monaci quello che devono o dovrebbero fare secondo le proprie idee e non chiedere di fare favori personali a meno che non si tratti del1'insegnamento e dei consigli spirituali.
- Quando il monaco indica un lavoro o una attività da svolgere ci si aspetta che lo si faccia senza
contraddire con idee diverse. Si può naturalmente suggerire un'idea detta gentilmente e se
effettivamente è utile per tutti.
Durante il loro soggiorno al tempio, i praticanti devono osservare le regole del tempio anche quando si va fuori, p.es. se andiamo a mangiare in un ristorante non devono bere alcoolici o mangiare carne o pesce.
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INDICAZIONI PER I LAICI CHE VISITANO IL TEMPIO
1) Vestirsi adeguatamente. Evitare pantaloni corti, canottiere e abiti succinti. Le spalle e
le ginocchia devono essere coperte. È consigliato un abbigliamento comodo e sobrio.
Togliere le scarpe prima di entrare!
2) E' tradizione venendo al tempio, di rendere omaggio al Buddha, Dharma e Sangha,
facendo tre inchini dinanzi all'altare.
3) Tradizionalmente si salutano i monaci con le mani giunte davanti al petto
(simboleggiando l'unione di saggezza e compassione) e con un breve inchino. Evitare
baci e abbracci !
4) Evitare di chiamare i monaci solo col nome di Dharma. Aggiungere un'appellativo che vi
sembra più naturale, p.es. “maestro", "venerabile", “monaco”, "bhante". In generale, se
non vi è pericolo di fraintendimenti, rivolgersi a un monaco semplicemente con
"venerabile" o “maestro” è sufficiente.
5) Per il periodo che si rimane al Tempio si richiede di non parlare ad alta voce o disturbare
con rumori molesti, fumare ecc. Bisognerebbe essere consapevoli del luogo in cui ci si
trova e avere un atteggiamento di rispetto verso tutti. Nella sala di meditazione non si
devono distendere le gambe così che le piante dei piedi siano verso l’altare. (Per fumare si
può andare fuori del cancello.)
6) Bisogna presentarsi ad ogni appuntamento qualche minuto prima dell'inizio e occupare
compostamente la propria posizione in silenzio spegnendo i cellulari.
7) Pasti nel periodo ordinario: Il cibo che si prepara per il pranzo è un'offerta che dovrebbe
essere fatta in modo adeguato, esso dovrebbe essere preparato con cura e attenzione,
evitando ad esempio di disperdere la propria concentrazione alimentando chiacchere con
altri.
Per i pasti i laici apparecchiano e sparecchiano il tavolo.
- prima si servono i monaci e dopo i laici.
- ci si inchina tutti insieme.
- si mangia con consapevolezza.
- una volta ultimato il pasto si abbia cura di pulire il piatto da ogni residuo di cibo
servendosi di po' di acqua calda che verrà poi bevuta. Nel monastero non sprechiamo il
cibo …
- finito il proprio pasto, ognuno resta seduto in raccoglimento, attendendo che tutti abbiano
ultimato.…. alla fine ci si inchina tutti insieme.
- dopo il pasto i praticanti partecipano a turno alla pulizia della cucina.
Fuori dei pasti non si prende cibo, ma si può prendere delle bevande o prepararsi del tè
ecc.
DANA
Offrire il cibo ai monaci è una delle quattro offerte principali, le quali creano karma positivo per i fami1iari. I laici ogni tanto invitano i monaci e le monache per il pranzo a casa loro, al ristorante o preparandolo al tempio. In questo caso istruzioni per preparare possono essere richieste all'abate.
(quattro offerte principali: cibo, vestiti, alloggio e medicine).
Le attività del monastero si svolgono con offerte. Si possono donare anche alimenti vegetariani
bevande fresche ecc. e chi lo desidera può offrirne una parte a Buddha, Dharma e Sangha
mettendola sul tavolo davanti all'altare.
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