Mahâ-cattârîsaka
Sutta - Grande quarantina
Questo ho sentito. Una volta il Sublime
dimorava presso Sâvatthî, nella Selva del Vincitore, nel parco di
Anâthapindika. Là egli si rivolse ai monaci: "Vi esporrò la
nobile, retta contemplazione
(samadhi), con i suoi
precedenti ed i suoi requisiti: ascoltate con attenzione. Cos'è
dunque la nobile contemplazione, con i suoi precedenti ed i suoi
requisiti? È come dire: retta
visione, intenzione, parola, azione, vita, applicazione e
consapevolezza. Proprio
l’unificazione dell'animo, fornita di questi sette attributi, si
chiama la nobile, retta contemplazione, con i suoi precedenti ed i
suoi requisiti.
La retta visione precede: riconoscendo la
falsa visione da
quella retta.
1.1 La falsa visione è questa: ‘Non
importa fare donazioni, elemosine, offerte; non v'è frutto
risultante da buone e da cattive azioni; non v'è questo mondo né
quell'altro; non v'è madre, né padre*; non vi sono esseri nati
spontaneamente; non vi sono nel mondo asceti e religiosi (brahmana),
perfetti e realizzati, che, avendo da sé stessi conosciuto e
sperimentato questo mondo e l'altro, possano rivelarlo'.
La retta visione è di due tipi: con
desiderio di avere meriti e risultati karmici; e nobile,
trascendente, senza desideri illusori che è parte della Via.
1.2 La retta visione con desiderio di avere
meriti e risultati karmici è questa: ‘E’ importante fare
donazioni, elemosine, offerte; v'è frutto risultante da buone e da
cattive azioni; v'è questo mondo e quell'altro; v'è madre, padre;
vi sono esseri nati spontaneamente; vi sono nel mondo asceti e
religiosi, perfetti e realizzati, che, avendo da sé stessi
conosciuto e sperimentato questo mondo e l'altro, possano rivelarlo'.
1.3 La retta visione nobile, trascendente,
senza desideri illusori che è parte della Via è quella che proviene
da uno spirito nobile senza desideri illusori; proviene dal nobile
sentiero e procede sul nobile sentiero; è la comprensione, la
capacità e la forza di conoscere, l'investigazione della verità che
fa parte del perfetto risveglio. Chi si sforza d’abbandonare la
falsa visione e di acquistare quella retta, fa retta applicazione.
Egli meditando abbandona la falsa visione e acquista e mantiene
quella retta: pratica la retta consapevolezza. Così per lui queste
tre cose circondano la retta visione: retta visione, retta
applicazione e retta consapevolezza.
Qui la retta visione precede: riconoscendo
la falsa intenzione
come tale e quella retta come tale.
2.1 Falsa intenzione è quella bramosa,
astiosa e nociva.
La retta intenzione è di due tipi: con
desiderio di avere meriti e risultati karmici; e nobile,
trascendente, senza desideri illusori che è parte della Via.
2.2 La retta intenzione con desiderio di
avere meriti e risultati karmici è intenzione di rinuncia, di non
odio, di non nuocere.
2.3 L'altra è quella che proviene da uno
spirito nobile senza desideri illusori; proviene dal nobile sentiero
e procede sul nobile sentiero; intenzione pensata, ripensata,
ponderata, formata e discussa nell'animo. La retta applicazione e la
retta consapevolezza sono di chi si sforza d’abbandonare la falsa
intenzione e di acquisire quella retta. Così per chi lo fa, queste
tre cose circondano la retta visione: retta visione, retta
applicazione e retta consapevolezza.
Qui la retta visione precede: riconoscendo
la falsa parola come
tale e quella retta come tale.
3.1 La falsa parola è menzogna, calunnia,
turpiloquio, vaniloquio.
La retta parola è di due tipi: con
desiderio di avere meriti e risultati karmici; e nobile,
trascendente, senza desideri illusori che è parte della Via.
3.2 La retta parola con desiderio di avere
meriti e risultati karmici è astensione da menzogna, calunnia,
turpiloquio, vaniloquio.
3.3 L'altra è quella che proviene da uno
spirito nobile senza desideri illusori; proviene dal nobile sentiero
e procede sul nobile sentiero; che si trattiene, si ritiene, si
astiene e si distacca dalle quattro cattive condotte nella parola. La
retta applicazione e la retta consapevolezza sono di chi si sforza
d’abbandonare la falsa parola e di acquistare la retta parola. Così
per chi lo fa, queste tre cose circondano la retta parola: retta
visione, retta applicazione e retta consapevolezza.
Qui la retta visione precede: riconoscendo
la falsa azione come
tale e quella retta come tale.
4.1 La falsa azione è uccidere, rubare,
fornicare.
La retta azione è di due tipi: con
desiderio di avere meriti e risultati karmici; e nobile,
trascendente, senza desideri illusori che è parte della Via.
4.2 La retta azione con desiderio di avere
meriti e risultati karmici è astensione dall'uccidere, dal rubare,
dal fornicare.
4.3 L'altra è quella che proviene da uno
spirito nobile senza desideri illusori; proviene dal nobile sentiero
e procede sul nobile sentiero; che si trattiene, si ritiene, si
astiene e si distacca dalle tre cattive condotte nelle opere. La
retta applicazione e la retta consapevolezza sono di chi si sforza
d’abbandonare la falsa azione e di acquistare la retta azione. Così
per chi lo fa, queste tre cose circondano la retta azione: retta
visione, retta applicazione e retta consapevolezza.
Qui la retta visione precede: riconoscendo
la falsa vita come
tale e quella retta come tale.
5.1 La falsa vita è truffare, intrigare,
fare il profeta, fare l'indovino, guadagnare disonestamente.
La retta vita è di due tipi: con desiderio
di avere meriti e risultati karmici; e nobile, trascendente, senza
desideri illusori che è parte della Via.
5.2 La retta vita con desiderio di avere
meriti e risultati karmici è questa: il nobile discepolo,
abbandonando la falsa vita, si procaccia il mantenimento con la retta
vita.
5.3 L'altra è quella che proviene da uno
spirito nobile senza desideri illusori; proviene dal nobile sentiero
e procede sul nobile sentiero; che si trattiene, si ritiene, si
astiene e si distacca dalla falsa vita. La retta applicazione e la
retta consapevolezza sono di chi si sforza d’abbandonare la falsa
vita e di acquistare la retta vita. Così per chi lo fa, queste tre
cose circondano la retta vita: retta visione, retta applicazione e
retta consapevolezza.
Qui la retta visione precede. E come la
retta visione precede? La
retta visione fa sorgere la retta intenzione, la retta intenzione fa
sorgere la retta parola, la retta parola fa sorgere la retta azione,
la retta azione fa sorgere la retta vita, la retta vita fa sorgere la
retta applicazione, la retta applicazione fa sorgere la retta
consapevolezza, la retta consapevolezza fa sorgere la retta
contemplazione, la retta contemplazione fa sorgere la retta
comprensione (gnosi), la retta comprensione fa sorgere la retta
liberazione. Così un
praticante dotato degli otto aspetti diviene un santo (arhat) dotato
dei dieci aspetti.
Qui la retta visione precede: dalla retta
visione vengono eliminate la falsa visione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta visione giungono a compimento.
Dalla retta intenzione vengono eliminate la
falsa intenzione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta intenzione giungono a compimento.
Dalla retta parola vengono eliminate la
falsa parola
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta parola giungono a compimento.
Dalla retta azione vengono eliminate la
falsa azione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta azione giungono a compimento.
Dalla retta vita vengono eliminate la falsa
vita
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta vita giungono a compimento.
Dalla retta applicazione vengono eliminate
la falsa applicazione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta applicazione giungono a
compimento.
Dalla retta consapevolezza vengono eliminate
la falsa consapevolezza
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta consapevolezza giungono a
compimento.
Dalla retta contemplazione vengono eliminate
la falsa contemplazione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta contemplazione giungono a
compimento.
Dalla retta comprensione vengono eliminate
la falsa comprensione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta comprensione giungono a
compimento.
Dalla retta liberazione vengono eliminate la
falsa liberazione
e le diverse cose cattive, non salutari da essa derivate; mentre le
cose salutari derivanti dalla retta liberazione giungono a
compimento.
Così dunque, monaci, con venti
parti salutari e venti non salutari, una grande quarantina di
cose
che non può essere sovvertita da alcun asceta o religioso o deva, da
cattivo o buono spirito, o da chicchessia altro al mondo, è stata
esposta. Se qualunque asceta o religioso pensasse di biasimare e
riprovare quanto ho esposto, a lui ancora in vita dieci concezioni
correligionarie procurerebbero biasimo. Se biasima la retta visione
allora significa che gli asceti e religiosi di falsa visione sono da
lui rispettati e venerati. Se biasima la retta intenzione, parola,
azione, vita, applicazione, consapevolezza, contemplazione,
comprensione e liberazione allora significa che gli asceti e
religiosi di falsa intenzione, parola, azione, vita, applicazione,
consapevolezza, contemplazione, comprensione e liberazione, sono da
lui rispettati e venerati.
E perfino gli scettici Vassa e Bhañña di
Okkala che non ammettono le cause ed effetti, non ammettono che le
azioni creano risultati e non credono a niente, non penserebbero di
biasimare e riprovare questa grande quarantina di cose esposte, per
evitare d'incorrere in polemica, rabbia e deplorazione."
Questo disse il Sublime. Contenti quei
monaci approvarono quello che aveva detto.
* (Commento del traduttore:
potrebbe significare un’assenza di rispetto per il ruolo di madre e
padre)
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SI CONSIGLIA A TUTTI I PRATICANTI DI LEGGERE PIU' VOLTE QUESTO SUTTA, CON UNA CERTA PERIODICITA', PER POTERE VERIFICARE NEL TEMPO QUANTO E' STATO ASSIMILATO E COMPRESO NEL PROFONDO.