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lunedì 5 novembre 2012

MUSANG AM - GIOVEDI' 1 NOVEMBRE 2012 - CERIMONIA DEL 49 GIORNO DALLA SCOMPARSA DEL NOSTRO SOCIO SERGIO VENCO


Liturgia per la cerimonia del 49esimo giorno

Rifugio nei Tre Gioielli
Metta Sutta
Offerta dell’incenso e versi di ravvedimento
Lettura: Sengchan: Fede nella mente
Parole di Dharma: contemplazione del “Non andare e non venire” (dal libro Plum Village)
Pratica del “sostegno” (dal libro Plum Village)
Mantra:  gate gate…
 Rito del fuoco (bruciando la foto del defunto)
Meditazione silenziosa 10 minuti
Sutra del cuore
Momento di condivisione

Questo è stato in linea di massima il programma di questa cerimonia, che ha avuto luogo dopo  7 settimane dalla scomparsa di Sergio Venco (1933-2012) avvenuta il 13 settembre scorso.

Il 16 di settembre a tre giorni dalla scomparsa, presso il nostro tempio aveva avuto luogo una piccola cerimonia con mantra, meditazione e musiche (in particolare di Mozart molto amato da Sergio) suonate dal Ven. Kusalananda al pianoforte, in memoria dello scomparso.
Inoltre poco tempo dopo a Bolzano il Ven. Seiun sunim aveva ufficiato la cerimonia del settimo giorno.
Ricordiamo che il praticante nostro amico aveva preso i precetti dall'abate del tempio Musang am Tae Hye sunim e il suo nome di Dharma in qualità di upasaka era Saptama che significa settimo.
Hanno ufficiato la cerimonia l'abate stesso coadiuvato da i ven. Seiun sunim e Kusalananda.
Erano presenti una nipote di Sergio e alcuni amici, tutti venuti da Bolzano.
Alla fine, durante il momento di condivisione, uno di loro ha letto un breve episodio scritto da Sergio stesso che qui riportiamo interamente:

" Quale preziosa fortuna! Camminando ieri lungo la spiaggia mi è capitato di incontrare una giovane coppia: cosi' solare il volto della donna, così serena, mentre quieto quello dell'uomo e così festoso il sorriso del bambino che portava in braccio, da avvertire nel cuore improvviso e spontaneo il bisogno di esprimere loro la gioia che il loro incontro mi aveva procurato. "Una bella immagine" mi venne da dire, disegnando nell'aria un cerchio che li incorniciava.
Accompagnati dallo sciacquio dell'acqua che infrangeva lungo la riva, limpidi e cristallini, quasi danzanti due grazie. Anche se non espresso a voce, sono sincero, un grazie anche dal piccolo fanciullo che il papà teneva in braccio.
Lo dicevano i suoi occhi sognanti sul mondo. Dicevano dello stupore e dell'ammirazione di Einstein di fronte al mistero."

A seguire Roberto e Gianni hanno offerto il cibo preparato da loro ai monaci, insieme con i parenti ed amici di Sergio, per poi unirsi nel pranzo e continuando nel pomeriggio la giornata trascorsa serenamente in compagnia parlando di amicizia, commemorando l'amico e scambiando opinioni e sentimenti comuni su di lui.


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